Le carte vengono tutt'ora mescolate onestamente, usando gli stessi criteri di casualità descritti nell'articolo menzionato.
Inoltre i giocatori automatici (automi) non sono (e non saranno mai) in grado di conoscere nessuna delle carte coperte, siano esse nel tallone o in mano agli avversari.
Posso quindi assicurare che non ci sono mai stati trucchi, tutto è sempre stato basato sul caso. Fortuna o sfortuna che sia, è sempre la dea bendata a farla da padrona, ma quando è avversa fa perdere le staffe anche ai più tranquilli.
Scrivere un automa in grado di giocare a carte non è uno scherzo mi è costato molto lavoro. Scriverne uno in grado di barare è molto più difficile e non ne sarei in grado sarebbe un compito decisamente più complesso.
In molti giochi di carte non conta solo la fortuna, un giocatore capace ha comunque qualche possibilità di vittoria anche se parte svantaggiato. Ad ogni partita le probabilità di avere carte buone o cattive sono sempre le stesse e non possono essere influenzate in alcun modo da come sono andate le partite precedenti (come al gioco del lotto non ha nessun senso giocare un numero che non è uscito per tante settimane, le probabilità che questo venga estratto sono sempre le stesse ad ogni estrazione, per quanto qualcuno ci caschi ancora e butti via un patrimonio inseguendo una credenza popolare "numeri ritardatari" )
Negli ultimi mesi ho lavorato alla riscrittura integrale degli automi. Le novità introdotte sono tante, molte invisibili ai giocatori (ma utili per il futuro dei miei progetti) altre decisamente più evidenti, nel seguito descrivo "La forza del giocatore automatico" che fa discutere alcuni.
I vecchi automi potevano giocare a tre livelli di forza: [Debole | Medio | Forte ]
i nuovi, invece, hanno una forza variabile da 1% a 100% (100 livelli)
La percentuale ora utilizzata influenza il comportamento dell'automa mentre analizza le possibili mosse da giocare, ed in particolare incide sui seguenti aspetti:
- il tempo a disposizione per cercare una giocata valida
- la profondità di pensiero
- il numero massimo di mosse effettuate durante il turno di gioco
- la distrazione (inversamente proporzionale alla forza)
- la capacità o meno di ricordare le carte scartate nel pozzo (per i giochi che prevedono un pozzo degli scarti)
Le ultime versioni di Scala 40, Ramino, Pinnacola e Machiavelli, usano solo i nuovi automi e consentono due configurazioni di forza (nel pannello delle Impostazioni):
- auto-bilanciata
- in questa modalità la forza degli automi viene determinata in base al numero di partite consecutive da voi vinte o perse
- vincendo molte partite consecutivamente la forza degli avversari tenderà a salire mentre perdendo tenderà a scendere
- l'incremento / decremento della forza può variare da 1 e 7 in base al numero di partite consecutive vinte o perse
- questa modalità dovrebbe impedire ad un giocatore molto debole (o pigro) di scalare la classifica giocando sempre contro giocatori estremamente deboli (succedeva spesso con i vecchi automi configurabili) e quindi vincendo molto facilmente
- casuale
- in questa modalità la forza degli avversari è assegnata casualmente con valori che variano da 20% al 100% (sotto il 20% sono veramente troppo deboli ed ho preferito escluderli nel gioco casuale)
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Innanzitutto grazie per aver preso del suo prezioso tempo per rispondermi. Secondo questa precisazione mi fa ancora di più apprezzare il lavoro da lei fatto. Macchiavelli mi piace perché se è vero che c'è sempre la fortuna in gioco, c'è anche una bella ginnastica mentale, che a 80 anni fa molto bene. Gradisca ancora i miei complimenti. Gianni Anelli Fly37 Montreal Canada
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